”Convocare al più presto gli stati generali dell’editoria, farlo prima che sia troppo tardi e in modo che tutti possano assumersi chiare responsabilità”. E’ quanto affermato oggi dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, intervenendo alla conferenza stampa su ‘Editoria, contributi diretti e tariffe postali’. Il dirigente sindacale ha denunciato ”la volontà del governo, che si è manifestata appena si è insediato, di tagliare sull’editoria ed è proseguita con atti successivi che portano oggi alla pesante riduzione dei fondi effettivi, alla cancellazione del diritto soggettivo e all’aumento delle tariffe postali”. Una situazione, per Fammoni, ”drammatica che porta alla chiusura di testate e alla conseguente perdita di lavoro. Anche con questi atti si colpisce la libertà di informazione e si aumentano – ha concluso – le difficoltà di un settore produttivo importante”.
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