Fake e diritti: Bartoli incontra il commissario Ue McGrath

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L’Odg incontra il Commissario Ue Michael McGrath e il presidente del Cnog, Carlo Bartoli, riepiloga i nodi del giornalismo alle prese con la digitalizzazione e le questioni più scottanti che interessano l’informazione. In Italia come in Europa. Il presidente Bartoli ha spiegato che risulta “importante il potenziamento, coinvolgendo i giornalisti, delle attività di fact checking in ambito europeo contro la disinformazione, ma è necessario porre attenzione a distinguere tra i casi di manipolazione e diffusione di notizia false a scopo di propaganda, da quelle che invece sono opinioni diverse o in dissenso rispetto alle politiche degli Stati o della stessa Unione”. Un tema non da poco. Perché, sotto l’ombrellone dei fake, si rischia di far finire pure opinioni e questioni che sono legate alla libertà di pensiero: “La garanzia del pluralismo e la libertà di espressione sono fondamenti della democrazia”. Questioni a cui si riconnettono quelle legate alla presunzione di innocenza e al diritto di cronaca. Che, troppo spesso, risultano in conflitto tra loro. E che, secondo il presidente del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ha rappresentato un terreno di scontro in cui s’è assistito a una sorta di strumentalizzazione della prima in modo da limitare il secondo.

Bartoli ha quindi spiegato a McGrath quanto sia “necessario estendere l’operatività della direttiva anti-Slapp anche alle questioni nazionali oltre che a quelle transfrontaliere”, rimarcando che “in sede di revisione della Direttiva gli Stati dovrebbero essere obbligati a recepirne i meccanismi nella legislazione nazionale”.

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