Equo compenso giornalistico. Siamo alla fine dei giochi?

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giornalismoIl sottosegretario all’Editoria Luca Lotti ha rinviato al 19 giugno la riunione della Commissione per la valutazione dell’equo compenso che si doveva tenere l’11 giugno e, sulla sua pagina Facebook, il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Jacopino ne dà responsabilità al sindacato dei giornalisti e agli editori, accusandoli di non aver rispettato l’impegno, di produrre una tabella da discutere e votare. Dalla Federazione nazionale della stampa replicano che la tabella può essere il risultato solo di una trattativa con gli editori ed è, quindi, materia del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti che, a quanto pare, è in dirittura finale e la cui firma potrebbe arrivare proprio nel giorno in cui Lotti ha convocato la Commissione “per le determinazioni conclusive”. Intanto l’Ordine della Lombardia ha deciso di far partire gli accertamenti sul rispetto della Carta di Firenze, a tutela dei collaboratori freelance, in particolare precari, contro lo “sfruttamento” imposto dagli editori attraverso la catena di comando all’interno delle redazioni. L’Ordine lombardo ha deciso inoltre di trasmettere al Consiglio di disciplina territoriale i fascicoli relativi ad alcune testate giornalistiche, a carico delle quali sono arrivate segnalazioni documentate da parte dell’Ordine nazionale: La Gazzetta dello Sport, Il Giorno, L’Arena, Il Gazzettino, Il Centro, L’Ora della Calabria, Vogue.it.
Il Consiglio di disciplina territoriale dovrà accertare se vengono pubblicati articoli che, a giudizio del Comitato esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti, “violano lo spirito della Carta di Firenze”.

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