Pdl e Lega bocciano i fondi per l’editoria affossando in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento Vita-Lusi con il quale si restituivano al Fondo per l’editoria i 75 milioni di
euro tagliati questa estate. L’emendamento si poneva l’obiettivo di garantire
le risorse necessarie per assicurare
l’esistenza a quel centinaio
di quelle testate non profit,
cooperative, di partito e di idee che
non rispondono alle logiche del
mercato e che rischiano seriamente
di chiudere alla fine dell’anno.
Nel corso della votazione in Commissione il relatore Raffaele Fantetti (PdL) ha ritenuto non fondate le preoccupazioni dei giornali «in quanto in diversi Paesi il sostegno all’editoria non è contemplato fra i compiti dello Stato».
Ora, in un quadro segnato
dall’incertezza, si attende il «maxi
emendamento» del governo alla
legge di stabilità, che sostituirà il
decreto per lo sviluppo. Vi sono altri
emendamenti «trasversali» a difesa
dell’editoria no-profit. I giochi
non sono ancora completamente
chiusi.
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