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Crisi raccolta pubblicitaria e mancanza di sostegno pubblico. Dopo vent’anni “Tele D” rischia la chiusura

Si fa sempre più drammatico lo stato in cui versa il comparto televisivo siciliano. Una storica emittente come Tele D, presente sul piccolo schermo da oltre vent’anni, rischia infatti di chiudere i battenti da un momento all’altro. A lanciare il grido d’allarme è l’Associazione della Stampa di Catania. “Il Gruppo televisivo Di Fazio, con i suoi venti anni di attività, è parte della storia dell’emittenza siciliana, patrimonio di professionalità e un preciso punto di riferimento per migliaia di utenti. Non deve chiudere!” afferma il segretario provinciale etneo dell’Assostampa Daniele Lo Porto, che segue da vicino gli sviluppi della situazione. Una situazione di forte crisi che, al momento, costringerebbe il direttore di Tele D Francesco Di Fazio a interrompere le trasmissioni in seguito alle difficoltà economiche provocate dal blocco della pubblicità commerciale e del sostegno degli Enti pubblici.
“Siamo vicini al direttore – ammette Lo Porto – ai colleghi, al personale tecnico e amministrativo, che in questi anni hanno dimostrato di saper fare informazione televisiva con obiettività e completezza”. “Ogni singola testata giornalistica – prosegue il responsabile dell’Associazione – è un presidio di democrazia e trasparenza, forse per questo motivo la classe politica dirigente, soprattutto alla Regione, nonostante la sbandierata ‘rivoluzione’, non è ancora intervenuta a sostegno di un comparto che in Sicilia dà lavoro a migliaia di addetti”.
“Nei prossimi giorni incontreremo direzione, redazione e azienda – ha concluso Lo Porto – per valutare la strategia che possa consentire a Tele D di continuare ad operare e di mantenere il personale dipendente. Oltre alla solidarietà, incondizionata e affettuosa che manifestiamo a tutte l’emittente, servono ormai interventi concreti”.

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