DDL STABILITÀ/ ARTICOLI 1-4: EMENDAMENTI EDITORIA

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La Commissione Bilancio di Palazzo Madama, questa settimana, sarà impegnata nell’esame degli emendamenti al ddl stabilità (ddl n. 2969). Tra gli emendamenti agli articoli da 1 a 4 si segnala quello di Luigi Grillo (Pdl) che, al fine di assicurare continuità agli interventi a sostegno dell’editoria autorizza una spesa di 80 milioni di euro per l’anno 2012. L’emendamento di Belisario (Idv), invece, per il finanziamento dell’emittenza televisiva locale a valere sulle risorse derivanti dal canone per le radioaudizioni circolari, stanzia 150 milioni per ciascuno degli anni 2012 e 2013 e 270 a decorrere dall’anno 2014.

Grillo 3.0.1
All’articolo 3-bis:
Al primo comma dell’art. 10 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, dopo le parole “destinate alla ricerca”, sono aggiunte le seguenti: “al sostegno dell’editoria”.
Al fine di assicurare continuità agli interventi a sostegno dell’editoria è autorizzata una spesa di 80 milioni di euro per l’anno 2012.
A decorrere dai contributi attinenti all’anno 2011, per i contributi previsti dalla legge 250 del 7 agosto del 1990 e dalla legge 278 del 14 agosto 1991 e dall’articolo 20 comma 3-ter del dl 4 luglio 2006, n. 223, fermi restando i tetti previsti dalla normativa vigente, l’importo massimo del contributo spettante alle imprese editrici di quotidiani non può superare l’importo di 250 mila euro per ogni giornalista e 87 mila euro per ogni poligrafico regolarmente assunti con contratto a tempo pieno in media annua, alla data del 31 dicembre 2010.
A decorrere dal 1° gennaio 2012, all’art. 74, comma 1, lettera c) del decreto del presidente della repubblica 26 ottobre 1972 n. 633 e successiva modificazioni e integrazioni, il sesto periodo è sostituito dal seguente: “La disposizione di cui al primo periodo della presente lettera c) si applica anche se i giornali quotidiani , i periodici e i libri sono ceduti unitamente a beni diversi dai supporti integrativi. In tal caso l’imposta si applica con l’aliquota dei beni diversi”.
All’onere di 120 milioni per l’anno 2012 derivante dall’attuazione del comma 3, si provvede mediante le maggiori entrate di cui al comma 4 e la destinazione di 85 milioni di euro delle maggiori entrate derivate dal comma 13 dell’articolo 1 della legge del 13 dicembre 2010, n. 220.

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