DDL INTERCETTAZIONI. SIDDI AL SENATO: SANZIONI SPROPORZIONATE PER GIORNALISTI E EDITORI

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Si è svolta stamattina la prima di una serie di audizioni in Commissione Giustizia, al Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla disciplina delle intercettazioni telefoniche giudiziarie e della loro pubblicità.

Il primo ad essere sentito è stato Francesco Siddi, Segretario Generale del Sindacato unitario dei giornalisti, il quale ha criticato il disegno di legge perché introduce limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e sanzioni sproporzionate a carico di giornalisti ed editori.

Secondo il Segretario, il disegno di legge si pone in contrasto non solo con il diritto della libertà di informazione garantito dalla nostra Costituzione, ma anche con i principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e con la più recente giurisprudenza della Corte di Strasburgo. Al riguardo ha ricordato la sentenza della Corte europea relativa al caso Eerikainen e altri c. Finlandia del febbraio 2009. Con questa sentenza la Corte ha aggiunto un ulteriore tassello a tutela dei giornalisti, attribuendo ai reporter ampi poteri di valutazione sulle modalità di pubblicazione di una notizia accompagnata da una fotografia, anche laddove si tratti della divulgazione del nome dell’imputato prima dell’udienza e dei capi di imputazione su un processo penale ancora pendente.

Laddove il Parlamento volesse comunque procedere alla approvazione del testo, Siddi ritiene che debbano essere modificate almeno le norme relative alla pubblicabilità degli atti – che il disegno di legge vieta in modo assoluto – e debbano essere rimosse le sanzioni agli editori perché rischiano di influire negativamente sull’attività lavorativa dei giornalisti.

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