Categories: Giurisprudenza

DAL CDM IL VIA LIBERA AL MAXIEMENDAMENTO SULLA LEGGE DI STABILITÀ

Silvio Berlusconi si presenta oggi quasi a mani vuote al vertice del G20 a Cannes al quale partecipa con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Nel Consiglio dei ministri di ieri sera il premier ha avuto via libera solo sul maxiemendamento alla legge di stabilità in discussione al Senato. Ha dovuto invece rinunciare al decreto anticrisi sia per le perplessità del presidente Giorgio Napolitano, sia per il parere negativo di Tremonti. Smentite anche le voci sul varo di una patrimoniale e di un prelievo forzoso sui conti correnti.

Il capo dello Stato, che aveva chiesto misure rapide ed efficaci oltre al coinvolgimento dell’opposizione nella definizione delle misure anticrisi, aveva manifestato preoccupazione per le ripercussioni politiche negative che il varo di un provvedimento d’urgenza messo a punto in modo unilaterale dal governo avrebbe avuto sugli sforzi del Quirinale per ottenere un largo consenso sulle misure necessarie ad affrontare le difficoltà economiche.

Napolitano aveva infatti condotto nell’intera giornata di ieri consultazioni con le forze di opposizione per ottenere il consenso o l’astensione nei confronti delle decisioni che il governo si apprestava a prendere. Tremonti aveva indicato di privilegiare lo strumento del maxiemendamento fin dal vertice di maggioranza di martedì scorso.
L’esito del Consiglio dei ministri è una sconfitta per Berlusconi che aveva confermato nella riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl la sua decisione a favore di un decreto contenente le misure anticrisi più importanti in vista del G20 di oggi e domani a Cannes. Oggi il presidente Napolitano incontra Angelino Alfano, segretario del Pdl, e Umberto Bossi, leader della Lega. I due esponenti della maggioranza sono intenzionati a confermare di essere disponibili al confronto con l’opposizione ma di non ritenere che ci siano le condizioni per un governo alternativo a quello presieduto da Berlusconi, anche se quest’ultimo esce ulteriormente indebolito dall’esito del Consiglio dei ministri di ieri sera.

Quanto ai contenuti del maxiemendamento, se ne conoscono solo i titoli: dismissioni degli immobili statali, misure per favorire con la leva fiscale gli investimenti in infrastrutture pubbliche, sgravi fiscali per l’occupazione giovanile, liberalizzazioni nei servizi pubblici, riforma degli ordini professionali, maggiore mobilità per gli statali. Nessun intervento invece sulla riforma del mercato del lavoro che verrà affrontato nelle prossime settimane con iniziative legislative ad hoc. Alcuni tavoli tecnici lavoreranno anche oggi per limare le misure da immettere nel maxiemendamento. Il termine per gli emendamenti alla legge di stabilità in discussione al Senato è stato intanto fissato a domani dalla commissione Bilancio del Senato. (Asca)

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