I giornalisti non potranno assistere alla discussione orale dei legali dei Comitati promotori e di alcuni forze politiche in camera di consiglio dei giudizi di ammissibilità dei tre referendum elettorali. Lo ha deciso ieri il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile, respingendo una richiesta avanzata dal giornalista de “La Stampa” e consigliere nazionale dell’Ordine Pierluigi Franz.
Il Presidente della Corte
Costituzionale
– sentita la Corte in
ordine alla richiesta formulata in data 11 gennaio 2008 dal dott. Pierluigi
Roesler Franz tendente ad ottenere – nei giudizi di ammissibilità iscritti ai
nn. 146, 147 e 148 del registro referendum – la "partecipazione dei
giornalisti alla fase di discussione orale in camera di consiglio prima della
fase decisionale di cui all’art. 33 della legge 25 maggio 1970 n. 352";
– rilevato che
analoghe richieste, già avanzate in occasione di altri giudizi di ammissibilità
di referendum sono state rigettate con ordinanze di questa Corte, pronunciate
rispettivamente in data 16 gennaio 1991 ed in data 9 gennaio 1995;
– considerato che la
Corte non ha motivo di mutare il proprio orientamento circa l’applicazione
dell’art. 33, primo comma, della legge 25 maggio 1970 n. 352, che prescrive –
secondo un apprezzamento che non sconfina dall’ambito di discrezionalità di cui
gode il legislatore nella conformazione delle scansioni procedimentali – che il
giudizio di ammissibilità si svolga in camera di consiglio, così escludendo
qualsiasi forma di pubblicità;
– rigetta l’istanza.
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