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Contro il caro libro dai presidi “sì all’editoria digitale”

Ricomincia la scuola e le famiglie italiane dovranno affrontare il fantasma dell’ennesimo caro libri. Che si porterà con sé l’aumento anche di quaderni, blocchi, agende, diari, penne, matite e di tutto l’armamentario utile per seguire le lezioni, finalmente in presenza. Secondo i presidi una soluzione c’è: rivedere la didattica, passare al libro digitale e fare una scuola più smart.

I costi sono stati elencati dalle varie associazioni di consumatori che hanno denunciato aumenti fino al 7 per cento per i beni legati alla vita scolastica. Gli stessi librai hanno lamentato l’assottigliamento dei margini di guadagno e hanno denunciato il sistema legato alle vendite dei libri scolastici. Il problema dei rincari è legato inoltre agli innalzamenti dei costi delle materie prime, ai problemi connessi all’industria cartiera che è naturalmente energivora e che si trova oggi in una situazione di stallo drammatica. Insomma, nemmeno la scuola sarà esente dall’ennesima mazzata sulle tasche e nei bilanci familiari degli italiani.

Una soluzione potrebbe arrivare dall’approccio digitale. Almeno secondo i presidi italiani e il loro presidente Antonello Giannelli che a SkyTg24 ha rilanciato l’ipotesi di affidarsi all’editoria digitale ed elettronica. “Sui libri di testo, penso che bisogna puntare molto sull’ editoria elettronica: molta parte del costo dei libri deriva dalla carta. Se si passa a una didattica digitale il costo e il peso dei libri può essere tagliato”.

Luca Esposito

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