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Circolare n. 08 del 25/01/2013 – Credito d’imposta carta 2011 e relativa indicazione in sede di dichiarazione

Ricordiamo che nell’esercizio 2012 le imprese editrici hanno fruito del credito d’imposta sulla carta acquistata e consumata nel 2011 ai sensi e per gli effetti di quanto stabilito dall’articolo 1, comma 40, della legge 13 dicembre 2010 n. 220 (legge di stabilità 2011).

Questa misura non è stata rifinanziata per l’esercizio 2012 e la presente circolare ha come finalità esclusiva quella di effettuare una ricognizione circa gli adempimenti fiscali relativi al beneficio utilizzato negli esercizi precedenti. Per la disciplina generale rimandiamo, comunque, alla nostra precedente circolare n. 20/2011.
Il credito di imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione, non concorre alla formazione del reddito imponibile, non è rimborsabile né cumulabile con altri aiuti regionali, nazionali e comunitari riferiti ai medesimi costi ammissibili, ed è utilizzabile nel limite annuo di 250 mila euro.
L’ammontare eccedente il predetto valore massimo può essere comunque riportato in avanti per essere compensato, per intero, a partire dal terzo anno successivo a quello in cui si genera l’eccedenza.
Il DPCM 21 dicembre 2004, n. 318 (tuttora vigente per espressa previsione della Circolare 29/12/2011), precisa, all’articolo 3, che l’ammontare della spesa sostenuta per l’acquisto della carta e l’importo del credito d’imposta spettante vadano indicati nella dichiarazione dei redditi presentata nel periodo d’imposta in corso alla data del riconoscimento dell’agevolazione, che nel caso in esame corrisponde al Modello Unico 2012.
Tuttavia, qualora le imprese editrici non abbiano fruito del credito nel medesimo anno in cui è stato loro riconosciuto, le stesse dovranno provvedere ad indicarlo nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, vale a dire in Unico 2013.
In ogni caso, tuttavia, le imprese beneficiarie dovranno tenere in debita considerazione il fatto che solo di recente il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha comunicato una riduzione, dal 6,35 al 6,31 per cento, della percentuale ammessa a contributo, con conseguente ricalcolo del credito riconosciuto.
In merito a quest’ ultimo aspetto provvederemo, con apposita circolare, a spiegare le implicazioni pratiche di tale provvedimento nei confronti delle imprese editoriali alle prese con il ricalcolo del credito d’imposta effettivamente spettante.

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