Si è parlato anche del caso spese di Minzolini nel Cda Rai di ieri. Caso sollevato a dicembre dal consigliere di minoranza Nino Rizzo Nervo che la scorsa settimana è tornato a chiedere, con una lettera al presidente Garimberti, che il dg Masi attivi le procedure aziendali (internal auditing e parere del comitato etico per un’eventuale sospensione cautelativa). Procedure che non sarebbero state ancora attivate anche perché, a quanto si apprende, Minzolini non escluderebbe la possibilità di restituire – in parte o del tutto – la cifra contestata: 86,680mila euro spesi nel 2010. Un’ipotesi che il direttore potrebbe prendere in considerazione riservandosi però la possibilità di richiedere di poter riprendere la collaborazione con Panorama.
Il caso ruota appunto intorno alla cifra spesa da Minzolini con la carta benefit, uscite che non sarebbero state però rendicontate nel dettaglio. Per l’opposizione si tratterebbe di una mossa che potrebbe rispondere all’istruttoria aperta dalla Corte dei conti ma lascerebbe irrisolto l’aspetto penale al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura di Roma.
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