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ANNOZERO CHIUDE IL SIPARIO DANDO IL “LA” ALLE POLEMICHE

Stavolta non si tratta di nessuna trovata pubblicitaria. La notizia è definitiva, esplodendo poco prima della sentenza che la Cassazione avrebbe dovuto pronunciare nella giornata di domani, proprio sulla messa in onda del programma. Se da un lato il “sibillino” Enrico Mentana nel corso del proprio TgLa7 ha anticipato che tra il giornalista e la propria Rete “la trattativa è andata molto avanti”, dall’altro il Direttore Generale Rai, Lorenza Lei, ha certo ottenuto di conferire un tocco di personalità al proprio mandato. È stato infatti proprio il neo-direttore ad aver convinto con le buone Santoro a “risolvere il rapporto di lavoro” con viale Mazzini senza però prescindere da “altre forme di collaborazione” future. Così giovedì andrà in onda l’ultima puntata di Annozero, ma non più nella solita sede di via Teulada, dopo il divieto imposto dalla Rai. Nel frattempo anche il Presidente di viale Mazzini, Paolo Garimberti, opta per i toni a tratti forzati della diplomazia “Spiace sempre perdere un professionista come Santoro”, e poi si affretta a correggere il tiro “ma ho profondo rispetto per il diritto di ciascuno di essere artefice del proprio destino”, come a dire, se opti per una bicicletta “scomoda”, non meravigliarti se poi non ce la fai a pedalare. Le polemiche non si sono fatte attendere ed i consiglieri di minoranza Giorgio Van Straten e Nino Rizzo Nervo denunciano che la decisione dell’uscita di Santoro sia avvenuta a porte chiuse “a totale insaputa del cda” e con un danno ulteriore arrecato alla Rai per l’assenza di una “clausola di non-concorrenza”. Solidale oltre che pragmatica è la reazione di Lucia Annunziata che ammette sia “uno sbaglio editoriale ed industriale” la decisione di depennare una trasmissione che fattura in pubblicità la cifra record di mezzo milione di euro a puntata. Della stessa opinione è Carlo Verna di Usigrai che non si spiega “il perché di un divorzio che penalizza l’offerta Rai”. Ancora più marcate sono le reazioni provenienti dalla politica. Paolo Gentiloni (Pd) parla della peggior conclusione possibile per il servizio pubblico della guerra decennale combattuta per conto del Premier. Ancora più incisivo è il Capogruppo Udc in Vigilanza, Roberto Rao, che chiede la divulgazione “di tutti i particolari dell’accordo transattivo”, trattandosi pur sempre di un servizio pubblico. E se il Pdl plaude unito alla vittoria, il consigliere Rai, Antonio Verro, si dice scettico sulla bontà dell’accordo, data l’assenza della clausola di non-concorrenza.

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