“Avevamo chiesto di discutere il documento e le modalità organizzative della manifestazione, ci è stato risposto che questo non era possibile perché tutto era stato già deciso, non è nostro costume aderire alle cose che fanno gli altri”. Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, risponde a Maurizio Belpietro che, in occasione della trasmissione “La telefonata” su Canale 5, gli chiede come mai la Uil non partecipa alla manifestazione di domani indetta dalla Fnsi per la libertà di stampa alla quale partecipa la Cgil.
“Noi pensiamo che purtroppo questa iniziativa sia stata fortemente condizionata da uno scontro politico in atto nel Paese e magari addirittura anche uno scontro politico tra gruppi editoriali, mentre il problema della libertà di stampa in Italia – afferma Angeletti – è anche il fatto che troppi gruppi editoriali sono più interessati o alla politica o agli affari che all’informazione e questo condiziona molto la vita dei giornalisti. In Italia se ci fossero degli editori interessati a vendere giornali, a fare soldi vendendo giornali come accade soprattutto negli altri Paesi, ci sarebbero più giornali, ci sarebbero più copie, ci sarebbe più lavoro, ci sarebbero più giornalisti e la libertà di stampa ne guadagnerebbe”.
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