Da Annozero ai videomessaggi e i blitz telefonici in varie trasmissioni televisive del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: il ‘caso Ruby’ terrà banco anche al Consiglio dell’Agcom convocato per domani.
La settimana scorsa il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, aveva inviato una lettera al presidente dell’Autorità garante per le comunicazioni, Corrado Calabrò, lamentando alcune violazioni del contratto di servizio con la Rai commesse dalla trasmissione di Michele Santoro nelle puntate del 20 e del 27 gennaio che trattavano del caso Ruby. Per Romani sono state fatte affermazioni ”lesive della dignità e del decoro di alte cariche istituzionali” e ha chiesto all’Autorità di ”valutare la possibilità di attivare i poteri di verifica e istruttori” nonché ”ogni ulteriore iniziativa di rispettiva competenza”. Stessa richiesta è stata avanzata dai commissari eletti dal centrodestra, Antonio Martusciello, Stefano Mannoni, Enzo Savarese e Roberto Napoli.
Ma il Consiglio dell’Agcom si occuperà anche dei videomessaggi e delle telefonate di Berlusconi in trasmissioni televisive. In particolare, il senatore Pd Roberto Zaccaria ha inviato una segnalazione con al centro il videomessaggio con cui il premier replicava alle accuse sul ‘caso Ruby’, mentre il deputato del gruppo misto Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita hanno presentato un esposto sulla telefonata del presidente nella trasmissione di Gad Lerner ‘L’infedele’, in cui Berlusconi aveva definito il programma ‘un postribolo televisivo’.