Di fronte alla valanga di proposte di modifica al decreto milleproroghe (circa 1.600 gli emendamenti presentati al provvedimento) e pur nella consapevolezza che un grande numero di questi sarà dichiarato inammissibile, l’orientamento che sta emergendo – secondo quanto riferiscono fonti della maggioranza – e che va nel senso di una prassi abbastanza consolidata in questi casi, è quello di ricercare un accordo tra i gruppi per selezionare un numero ridotto di proposte qualificanti per ciascun gruppo, su cui concentrare la discussione ed il dibattito.