La manovra preoccupa la Fieg, editori sul piede di guerra

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La Fieg si dice preoccupatissima dalla manovra lancia una mobilitazione generale per “dare concretezza” alle promesse del governo in materia di sostegno all’editoria. A dare più di un dubbio agli editori sono le cose che mancherebbero dall’attuale impianto della legge di bilancio. Una manovra che alla Fieg non piace granché. “Gli editori della FIEG confidano che nel corso dell’approvazione del disegno di legge Governo e Parlamento colmino la lacuna e diano concretezza alle unanimi dichiarazioni sul valore insostituibile di una informazione attendibile, libera ed indipendente, assicurando anche nei prossimi anni le condizioni, normative ed economiche, affinché la stampa e l’intera filiera editoriale possa continuare a svolgere il proprio compito al servizio dei cittadini”. Così esordisce la nota apparsa ieri sul sito degli editori. Che rilanciano sul tema e chiamano alla mobilitazione generale: “Gli editori della FIEG, con una pagina che sarà pubblicata su tutti i siti e le testate edite, fanno appello ai Parlamentari, ai Presidenti delle Regioni e delle Province, ai Sindaci, agli Assessori e ai Consiglieri comunali, provinciali e regionali affinché sostengano le ragioni di un settore fondamentale per garantire ai cittadini una informazione libera, attendibile e radicata nei territori”.

Inoltre, stando a quanto comunicato proprio dalla Fieg, “il Consiglio generale ha dato inoltre mandato al Presidente di attivare tutti i canali istituzionali e di intraprendere ogni iniziativa ed azione utile per la conferma delle attuali misure di sostegno a tutta la filiera editoriale”.

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