Il Presidente Meloni ribadisce la funzione essenziale dei giornali

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Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la centralità dell’informazione libera ed autonoma per la democrazia. Per la prima volta il vertice dell’esecutivo interviene in maniera diretta su un argomento che la politica negli ultimi anni ha sempre affrontato in maniera laterale. Circostanza, questa, testimoniata dai continui moniti da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a dedicare la massima attenzione alla qualità della stampa e al pluralismo. La polarizzazione dell’opinione pubblica, unitamente all’affermazione di leader che gestiscono in maniera monocratica i partiti e così si candidano a gestire le politiche nazionali, non è – per carità – fenomeno solo nazionale. La perdita di posizioni in Italia nella classifica sulla libertà di stampa redatta da Reporters sans frontières (RSF) è stata oggetto di ampia polemica da parte dell’opposizione rispetto all’attuale maggioranza. Ma l’Italia, che ora è passata dal 46° al 49° posto, perdeva posizioni anche quando l’attuale minoranza era maggioranza. Il punto su cui concentrare l’attenzione è un altro. La classifica mondiale viene stilata sulla base di punteggi che vengono determinati da fattori quali il pluralismo interno ed esterno, l’indipendenza dei media, l’ambiente, la struttura legislativa, le modalità di sostegno pubblico. Ebbene, il dato che più rileva è che il punteggio di moltissimi Paesi che appartengono al cosiddetto blocco delle democrazie occidentali è diminuito in valore assoluto. A titolo esemplificativo, rispetto al 2022, sono peggiorati, infatti, i parametri per Norvegia, Portogallo, Canada, Francia, Stati Uniti e Australia. Il punto, quindi, non diventa più il posizionamento in classifica, ma il peggioramento in valore assoluto dell’indice di pluralismo. Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel recente discorso sullo Stato dell’Unione Europea ha ribadito la necessità di dare centralità alla stampa, sostenendo i media liberi e indipendenti. Nel suo intervento ha richiamato in particolare la necessità di “boostare in modo significativo i finanziamenti per i media” e di orientarli verso quelli indipendenti e locali, visti come baluardo contro la disinformazione e le tentazioni autoritarie. La recente dichiarazione della Presidente Meloni va vista, quindi, come un’importante lettera di intenti che potrebbe portare l’Occidente ad andare oltre la sterile contrapposizione tra slogan, riproponendo il nostro modello democratico e sociale come obiettivo internazionale. In questo contesto, è utile ricordare che l’Italia vive da anni una crisi strutturale dell’editoria: calo delle vendite cartacee, riduzione della pubblicità e difficoltà per le testate locali. Questo rende ancora più urgente un ripensamento delle politiche di sostegno, affinché i media di prossimità possano continuare a garantire informazione di qualità sui territori. In tempi di guerra, ci vuole il coraggio di volare alto.

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