
Il Corriere Adriatico festeggia i suoi primi 165 anni di vita. E lo fa con un grande evento alla Mole dorica dove Azzurra Caltagirone ha voluto celebrare il giornale che è entrato a far parte, ormai da qualche tempo, della “scuderia” di testate della sua famiglia: “Abbiamo acquisito il Corriere Adriatico nel mese di luglio. Mi ricordo di aver fatto la trattativa incinta, di aver partorito mia figlia e poi di aver fatto il closing. Quindi per me questo giornale ha un significato speciale. E mi faceva piacere condividerlo”, ha esordito nel suo intervento. Quindi ha parlato del territorio e dell’importanza delle Marche e di un giornale che le racconta dai tempi (letteralmente) del Risorgimento e ha ricordato: “Nentre Garibaldi entrava nella nazione qui si faceva un giornale destinato a durare nel tempo. Un giornale dalla visione chiara, cristallina: dare una luce alla nuova coscienza civile. Da allora, attraverso tre secoli, ha raccontato guerre e ricostruzioni, speranza e trasformazioni, sempre con uno sguardo radicato nel territorio aperto al mondo. Ma il cuore di questa storia sono le Marche, le sue culture, l’economia, l’identità, una terra che produce, innova. Modello economico diffuso fatto di imprese che rappresentano l’eccellenza italiana. Un sistema che ha saputo affrontare la globalizzazione senza perdere la propria anima”.
Azzurra Caltagirone ha proseguito: “Qui lo sviluppo è nato dal basso, dalla tenacia e dall’ingegno di imprenditori e artigiani. Un modello di eccellenza che nasce dalla diffusione e non dalla concentrazione delle competenze. Le Marche ci insegnano che non esiste una vera competitività senza radicamento sul territorio e senza legami profondi con la comunità. Ma questa regione non è solo economia, è anche quella dell’umanesimo, uno dei luoghi dove è germogliata la civiltà moderna. Le Marche hanno dato i natali a Raffaello, a Rossini e a Leopardi. Qui, proprio qui, si è incominciato a riflettere sull’uomo, sulla sua dignità e sulla sua libertà”.
Per i 165 anni del Corriere Adriatico sono giunti anche gli auguri del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Un anniversario importante che attraversa tre secoli di storia, questo giornale ha raccontato dall’unità d’Italia attraversando l’Ottocento, il Novecento e oggi che siamo nel Duemila. E ha raccontato anche, soprattutto, la trasformazione dell’informazione, la trasformazione della società, dell’economia. La trasformazione anche delle istituzioni stesse”. Acquaroli ha poi sottolineato: “Ha avuto sempre un ruolo nell’informazione, devo dire che ha anche un ruolo, un contributo importante nella discussione, nel dibattito, perché a livello regionale è un punto di riferimento. Anche con i corpi intermedi, con gli enti, riesce sempre ad individuare le sfide e anche gli obiettivi del futuro”.






