Ora torna, improvvisamente, la norma che dispone un limite allo stanziamento dei contributi e delle provvidenze e cancella il diritto soggettivo a ottenerli. In questo modo si riducono drasticamente i finanziamenti a tutti i giornali. Nel maxi-emendamento del relatore alla Finanziaria, presentato in Commissione Bilancio della Camera, si stabilisce infatti, per i contributi all’editoria, un’applicazione immediata del tetto di spesa. Si stabilisce cioè che «i contributi e le provvidenze spettano nel limite – si legge nella Relazione Tecnica allegata al maxi-emendamento – dello stanziamento iscritto sul pertinente capitolo del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri». Una norma analoga era stata inserita già nel 2008 nella manovra estiva (il decreto legge 112) ma poi con l’approvazione del Collegato Energia si era rinviata l’applicazione di questa norma ad un anno dall’entrata in vigore del relativo Regolamento. Con la misura appena presentata in Finanziaria si applica invece la norma già dal 2010 e dunque si supera il principio dei diritti soggettivi per accedere ai fondi.