L’Inpgi cambia…il logo. E presenta una “nuova immagine” per rappresentare “al meglio la missione e i valori dell’ente”. L’obiettivo del disegno è quello di “trasmettere protezione, solidarietà e costruzione del futuro previdenziale per i giornalisti autonomi – cococo e freelance – con l`obiettivo di rendere riconoscibile l’ente attraverso un segno grafico univoco che prenda il posto di un’immagine confusa e difforme tra online, offline e identità del brand Inpgi in generale”.
Ma non basta, perché è evidente che l’Inpgi si sia impegnata molto nel tentare di dare un segnale di cambiamento: “Le forme utilizzate nel design – si legge in una nota – si ispirano a concetti di stabilità e crescita, riflettendo il ruolo chiave dell’Istituto di via Nizza nel garantire un sostegno concreto ai giornalisti non dipendenti e ai pensionati”.
La parafrasi del simbolo è ricca e copiosa, ci sono riferimenti e spiegazioni cromatiche, pure il font è stato scelto per una ragione: leggerezza e leggibilità. “Questa scelta stilistica enfatizza l’approccio contemporaneo che vuole assumere Inpgi, con un lettering pulito e minimale che vuole significare come trasparenza e accessibilità siano cifre distintive dell’Istituto”.
“I giornalisti autonomi e freelance, che spesso si trovano ad affrontare sfide in termini di sicurezza economica e continuità lavorativa speriamo che possano trovare in questo simbolo un riferimento chiaro alla loro previdenza – spiegano dall’Inpgi – linee moderne e una composizione bilanciata per un sistema di previdenza solido e inclusivo, capace di accompagnare i professionisti dell’informazione nel loro percorso lavorativo e previdenziale”. Speriamo meglio delle forme sintattiche. “Con questa nuova immagine, l’Inpgi rafforza il proprio impegno nei confronti della categoria, evidenziando la sua funzione di primo pilastro per i giornalisti autonomi”. Ma non è tutto perché ci si gonfia il petto d’orgoglio nel far notare che si tratta di “un progetto realizzato con risorse interne. Un aspetto fondamentale di questa nuova identità visiva è che il logo è stato realizzato interamente grazie alle risorse interne dell’Inpgi, con la direzione del progetto affidata a Mattia Motta, vicepresidente dell`Istituto, al quale il presidente Roberto Ginex ha affidato il compito di seguire gli aspetti legati alla comunicazione interna ed esterna. Questo approccio – conclude il comunicato – sottolinea l’impegno e la competenza dell`ente nel valorizzare le proprie risorse per offrire un’immagine rappresentativa della propria missione”.







