Sindacato Giornalisti Veneto e rete Cdr: “Non si faccia pagare ai collaboratori il costo della crisi”

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“Il Sindacato giornalisti Veneto e il coordinamento regionale dei cdr esprimono vicinanza fattiva ai colleghi collaboratori e assicurano tutto l’impegno necessario a tutelare i loro interessi materiali e morali”. In una nota le sigle dei giornalisti del Veneto sono intervenute sulla questione legata ai tagli lineari rivolti ai collaboratori de Il Messaggero. Si tratta di un “precedente” che può rischiare davvero di fare male a un’intera categoria.

“Ancor più in questa fase di estrema crisi in cui i giornalisti non dipendenti rischiano di pagare in maniera pesantissima i mancati ricavi a seguito del calo degli introiti pubblicitari e delle vendite delle copie. La strada imboccata dal Messaggero di Roma del Gruppo Caltagirone di tagliare in modo unilaterale e umiliante compensi già esigui dimostra la miopia di editori che non esitano a scaricare anche sulla parte più fragile e più precarizzata della filiera dell’informazione i costi della pandemia”, spiega il Sindacato.

Che ha aggiunto: “E tutto nella consapevolezza che il lavoro dei freelance è fondamentale per la fattura del giornale, specie ora che, di fronte a organici già ridotti al minimo, c’è un ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e sempre meno redattori deputati alla scrittura perché per la maggior parte inchiodati al desk”.

Quindi la posizione: “Sgv e cdr esprimono forte preoccupazione per la tenuta reddituale dei colleghi collaboratori e agiranno in tutte le sedi, di concerto con la Commissione lavoro autonomo nazionale (Clan) della Fnsi che sta cercando di gettare le basi di un coordinamento dei giornalisti non dipendenti dei maggiori gruppi editoriali”.

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