Riforma dell’editoria entro l’estate, nuove conferme da Lotti

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Entro l’estate potrebbe davvero diventare legge il testo al vaglio del Senato per la riforma dell’editoria. A confermarlo è il sottosegretario Luca Lotti, ma restano alcuni nodi da sciogliere e il riordino delle agenzie di stampa

La riforma dell’editoria sarà legge entro l’estate? Il primo a dircelo è stato, lo scorso 17 febbraio, il deputato Pd Roberto Rampi. Rampi, che è stato anche il relatore del testo di legge in commissione Cultura alla Camera, ha poi ribadito il concetto anche quando il testo è passato al Senato. Un’ipotesi ottimistica? Forse, ma sta di fatto che adesso anche Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria, si è sbilanciato sulla questione.

Entro l’estate contiamo di approvare la riforma dell’editoria, che al momento è in seconda lettura al Senato, ha detto il sottosegretario a margine de Linkontro 2016 organizzato dalla Nielsen a Santa Margherita di Pula, vicino Cagliari, per incontrare la “business community” dei consumi.

Ma l’approvazione della riforma, ha sottolineato ancora Lotti, sarà solo il primo passo. Subito dopo bisognerà, infatti, determinare il finanziamento delle risorse economiche a sostegno del settore, come già invocano da tempo associazioni e federazioni del settore.

A poche ore di distanza dalle dichiarazioni del sottosegretario, i vertici della Federazione Nazionale Stampa Italiana hanno diffuso una nota stampa in cui hanno spiegato che una nuova legge sull’editoria è quantomai necessaria. Presidente e segretario generale del sindacato dei giornalisti, rispettivamente Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, hanno poi seguito la scia del presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, e chiesto di “rendere chiari e trasparenti gli assetti proprietari delle società editoriali”.

Il processo di riforma in esame al Senato prevede l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Il testo, nella sua formulazione attuale, prevede la delega al Governo per quanto riguarda la disciplina del sostegno pubblico per il settore e quella dei profili pensionistici dei giornalisti, ma anche in merito alle disposizioni per il riordino dei contributi alle imprese editrici e della distribuzione. Un altro nodo di cruciale importanza, poi, è quello che riguarda le norme relative alla composizione e alle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Tornando a quanto accaduto a Santa Margherita di Pula, nel corso dell’evento della Nielsen Lotti ha parlato anche di altre riforme (costituzionale, elettorale…) per poi concentrarsi su quella per il riassetto delle agenzie di stampa, che tante polemiche ha alzato tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Alla domanda posta da Italia Oggi su come il governo intenda muoversi su questo terreno, ma Lotti non si è sbottonato troppo dichiarando: “Una riorganizzazione ci dev’essere. È la strada giusta”.

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