PARTITO PIRATA AL 1%. UN’ALTERNATIVA AI PARTITI TRADIZIONALI?

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Un italiano si cento voterà per i pirati. Lo dicono i dati di un recente sondaggio online realizzato da Spincon.it.
Per Marco Marsili, leader corsaro, «si tratta di un chiaro segnale della crescente importanza che il Partito Pirata sta acquisendo presso l’elettorato, grazie a proposte tanto chiare, quanto radicali, in rottura con il passato regime che ancora oggi soffoca l’Italia». Si tratterebbe del primo sondaggio sulle preferenze del Partito Pirata che, nella classifica, balza direttamente dallo 0 all’1%. Tale variazione positiva è superata solo dal Pd che vede un +1,2%.
Ricordiamo che il Partito Pirata ha, nella sua “forma originaria”, 3 missioni principali: riforma del diritto d’autore, tutela della privacy e condivisione libera della conoscenza. Tuttavia il Partito sta allargando i suoi interessi. Da poco i corsari hanno avanzato la proposta di rendere gratuita l’Università. Marsili ha affermato che è necessario investire sui saperi e sulle conoscenze professionalizzante. «L’Italia deve fare una scelta strategica, investendo nel lungo periodo sulla formazione dei propri cittadini: è l’unica strada percorribile per rilanciare il Paese. La crescita passa obbligatoriamente per la strada della ricerca e dell’innovazione che si interseca con l’alta formazione, e non certo per quella di opere pubbliche tanto costose quanto inutili come il Ponte sullo Stretto o la Tav», ha dichiarato Marsili. Solo demagogia? Vedremo.

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